F. Berti, “Ca’ dei Santoni”. Giustizia partigiana a Pian di Balestra.
Federico Berti
Ca’ dei Santoni
Musica trad. Cantastorie
Testo di Federico Berti
Edito da Valter Colle / Nota Music
Scritta sull’aria della Canta di Pietramala, fu commissionata dal sindaco di San Benedetto Val di Sambro Gianluca Stefanini per le commemorazioni del 25 aprile a Pian di Balestra, dove nel 1943 vennero uccisi due giovani renitenti alla leva; per molto tempo è stata rimossa una parte della vicenda, quella in cui si parlava dei due assassini. La comunità ha espresso il desiderio di ufficializzarla a distanza di sessant’anni.
Testo di Federico Berti
Lungo la strada che portava al bosco
ci sta una madonnina silenziosa
Ca’ dei Santoni il nome di quel posto
ci vive una famiglia numerosa
crudele il figlio, crudele il genitor
senza pietà nel cuore, fama di picchiator
Cadon le bombe sopra il continente
si combatteva per l’Italia intera
vanno a bruciar le case della gente
con il fucile e la camicia nera
a Pian del Voglio presidian la stazion
si misero al servizio di quei torturator
Non so se furon vecchi dissapori
per compiacere un qualche caporale
han fatto giustiziar due disertori
che non volevan fare più alcun male
vili assassini mal ve ne incoglierà
infami malfattori qualcun ci penserà
Ma i partigiani della Stella Rossa
li videro passar tutti esaltati
l’han disarmati e con sicura mossa
a Ca’ dei Berti li hanno interrogati
“O criminale preparati a morir
le vittime innocenti han smesso di soffrir!”
Venne promessa al figlio la salvezza
se fucilato avesse il genitore
lui prese la pistola e con fermezza
senza pensarci spara al suo tutore
“Vile assassino ma come puoi pensar
che un simile delitto noi t’invitiamo a far?”
Scarica è l’arma data al maledetto
l’hanno portati dentro una radura
crescono i fiori su quel nudo letto
la loro improvvisata sepoltura
e dalla tomba l’han veduto spuntar
un braccio senza vita teso al saluto roman