Artisti di strada a Genova si ribellano. “Fnas non ci rappresenta!”. 2500 euro l’anno per ogni Comune amministrato

Nessun’amministrazione comunale può imporre una rappresentanza agli artisti di strada. La comunità locale di Genova si ribella all’ingerenza della Federazione Nazionale Artisti di Strada (F.n.a.s.). Ho ascoltato al telefono la portavoce Tatiana Zacharova.

FNAS non ci
rappresenta

A Genova gli
artisti di strada
si ribellano.

Tratto da F. Berti,
Gli artisti di strada
non sono mendicanti

Mentre lancio questo articolo, la Fnas (Federazione Nazionale Artisti di Strada) sta assumendo il controllo dell’arte di strada in un’altra città d’Italia, Genova. Pagati con soldi pubblici, 2500 euro l’anno da ogni Comune abbonato ai suoi servizi, per ‘gestire’ un busker festival permanente sfruttando il lavoro degli artisti non pagati e impedendo loro di esercitare al di fuori del loro ‘zoo di vetro’. Contro la comunità locale degli artisti e in totale assenza di problemi sul territorio, stanno calpestando l’onore e l’etica della ‘buona strada’ da loro stessi a parole sbandierata. Questo articolo non è solo una denuncia, ma una chiamata alle arti. Contro il caporalato di strada.

ARTISTI DI STRADA A GENOVA

L’utopia della buona strada è reale a Genova, dove non c’è nemmeno una particolare affluenza di artisti. Sono molto rispettosi nei confronti dei residenti, con i quali il rapporto è splendido

Ho ascoltato al telefono la portavoce degli artisti di strada genovesi, Tatiana Zakharova cantante lirica, diplomata al conservatorio di Genova, sulla strada da 20 anni. Ne ha vissuti dieci a Mosca suonando nei sottopassaggi, esperienza ne ha quanto basta e forse più. Per questo motivo l’hanno scelta come rappresentante, vive in Italia da tre lustri. Gli artisti di strada genovesi non hanno mai voluto formalizzare uno statuto, non intendono costituirsi associazione, preferiscono presentarsi come una semplice comunità locale, molto ben radicata sul territorio e in ottimi rapporti con la cittadinanza. Seguono alla lettera il codice etico, hanno scelto di adottare lo stesso metodo di cui abbiamo più volte parlato anche noi, quello dell’autogestione e della cooperazione per lo sviluppo. Oltre a questo, si conoscono bene uno con l’altro ed evitano di insistere da una stessa postazione più sessioni consecutive anche se di spettacoli diversi, per fare in modo che il vicinato non debba ‘subire’ più d’una performance alla volta. Sono le stesse proposte che avevo lanciato qualche anno fa in questo articolo di integrazione al codice etico e mi fa piacere non solo che vengano adottate, ma che funzionino. L’utopia della buona strada è reale a Genova, niente code per il posto, nessuna associazione locale schierata contro di loro, con l’autogestione ha funzionato benissimo. Un paradiso in terra… (Continua a leggere)

Tratto da F. Berti
Gli artisti di strada
non sono mendicanti

Rassegna stampa
Arthecity a Genova

Documentazione, Comune di Trieste, Contratto triennale di adesione al network arthecity. Atto pubblico. Scarica qui il Pdf dal sito dell’Amministrazione Comunale


Emanuele Rossi, ‘Il Secolo XIX’, 30 Agosto 2017, Per gli artisti di strada arriva la giuria. Quelli scarsi devono cambiare mestiere. L’idea è quella di una commissione mista (con un rappresentante degli artisti, uno del Comune, un esperto di musica) che valuti le performance (anche via video) a prescindere dai titoli di studio e si esprima sulla consegna del “badge”. Non sarà un “X factor” delle strade genovesi, niente voti e passaggi del turno, ma l’idea ricorda vagamente un “talent show”.

Redazione ‘Il Secolo XIX’, 5 Settembre 2017, Artisti di strada a Genova, niente giuria e arriva una app per i luoghi più prestigiosi. “Nessuno ci può giudicare”: la protesta degli artisti di stradaPresidio con performance per gli artisti genovesi scesi in piazza contro l’ipotesi di un nuovo regolamento che avrebbe potuto limitare le loro performance

Alberto MariaVedova, Licia Casali, ‘Il secolo XIX, 7 Settembre 2017, Artisti di strada a Genova, la mappa e i video delle performance. Molti di loro sono solo di passaggio a Genova, ma alcuni sono ormai volti noti per le vie del capoluogo ligure null

Redazione ‘Genova Today’, 10 Ottobre 2017, Arte di strada, via libera all’app per prenotare vie e piazze (con limitazioni all’orario). Confermata a Tursi la realizzazione di un’applicazione che consentirà agli artisti di scegliere gli spazi in cui esibirsi previo “controllo qualità”“

Redazione, 17 Aprile 2018, Artisti di strada 2.0, un’app e un sito per performance e spettacoli. Con Arthecity nasce la community degli artisti di strada, un progetto già attivo a Genova il cui obiettivo è mettere in rete artisti, amministrazioni pubbliche e cittadini.

Redazione, ‘Genova quotidiana’, 13 Novembre 2019, Artisti di strada genovesi contro app Artecity e Federazione Fnas che tratta con Tursi. Disponibili a dialogare col Comune, ma non con la Federazione Nazionale che, dicono, non li rappresenta. Tanto che non li ha nemmeno consultati prima di concordare l’introduzione della app con Tursi. Se l’amministrazione pensava di avere al tavolo i busker genovesi, così, invece, non è. Per gli Artisti genovesi la app presenterebbe parecchi malfunzionamenti che sono disposti a esporre all’assessorato

Artisti di strada
a Genova

Pagina Facebook
del comitato genovese

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