Alice Pasquini, una minaccia accettabile. La clandestinità consapevole. Arte di strada alla luce del giorno
Alicè Street Artist
sentenza politica
Street art alla
luce del giorno
Tratto da F. Berti
Gli artisti di strada non sono mendicanti
Fa discutere la sentenza a carico di Alice Pasquini, artista di strada romana che per aver dipinto illegalmente sui muri e sui portoni della città di Bologna ha ricevuto una denuncia nel 2013 risolta in multa di 800 euro; nella stampa di questi giorni si parla dell’episodio, mentre l’autrice veniva querelata in Italia il New York Times recensiva alcuni suoi lavori e a Melbourne le veniva commissionato un palazzo di sette piani dedicato al museo della diaspora italiana in Australia. In questo articolo esamineremo la questione a fondo, esprimendo in primo luogo un moto di solidarietà verso AliCè e nello stesso tempo riflettendo sulle cause profonde
In un articolo apparso nel Corriere della Sera del 30 settembre 2013, Alice Pasquini pubblicamente dichiara la maternità di alcune sue opere estemporanee s’un muro in via Centotrecento, lo sportello di un contatore in via del Pratello, la pensilina di un autobus nel quartiere Bolognina, due portoni in via Mascarella e in via Zamboni. La giornalista Noemi Bicchiarelli parla esplicitamente di arte illegale e pone l’accento sulla consapevolezza di una scelta che non costituisce per la muralista motivo di preoccupazione ma al contrario diventa uno stimolo, ‘tutta adrenalina’. Leggendo l’intervista, una squadra anti-degrado della polizia si reca nei luoghi menzionati, fotografa le opere, le confronta con altre immagini raccolte nel Web e apre un fascicolo a suo carico. A quel punto, la cittadinanza e i mass-media si mobilitano a favore di Alice richiamandosi alla qualità delle sue opere, è arte non degrado questa la strategia difensiva messa in atto anche durante il processo. Dopo quattro anni la sentenza del febbraio 2017, in cui il giudice Gabriella Castore condanna AliCè in sede penale a 800 euro di multa poiché l‘artisticità di un murale abusivo non costituisce parametro legale. Inutile anche la solidarietà manifestata dai comitati cittadini del quartiere universitario, che hanno preservato quei disegni in occasione della… (Continua a leggere)