Federico Berti, Ala Dalouna, Dabke Palestinese in Re Minore.

Federico Berti, Ala Dalouna. Dabke Palestinese in Re minore

Federico Berti,
Ala Dalouna.

Dabke palestinese in Rem
Spartito e intavolatura per Chitarra
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Testo di Federico Berti
Ispirato al ‘Cantico dei Cantici’

Le prime luci del mattino
Il suo bacio è dolce più del vino
L’ultima brezza della sera
Ogni sua carezza m’è sincera
Del mio diletto son l’amata
La mia pelle è bruna e delicata
Dalla passione mi consumo
Tutta m’abbandono al suo profumo

Le colonne ardite del mio cielo
Son le nude gambe dell’amato
La sua mano un fiore di asfodelo
Il suo petto un tempio consacrato
Come il sole splende alla collina
L’occhio suo m’accende e mi consola
Come una sorgente cristallina
La sua bocca è l’ultima parola

Non giudicar chi non comprende
Se l’ardente amore mio l’offende
Non giudicar chi m’ha ingiuriata
Chi ferirmi volle a mano armata
Nel tempo bello e in quello brutto
L’edera si attacca dappertutto
Il frutto della nostra unione
Non avrà confin la sua nazione


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