L’esilio di Santa Flavia Domitilla, I sec. d.C. Storie di santi. Poesie.

Santa Flavia Domitilla, I. sec.
Santa Flavia Domitilla, misteriosa donna dell’aristocrazia romana convertita al cristianesimo da due eunuchi nel I. sec.

L’esilio di
Santa Flavia

Poesia di
Federico Berti

Nipote del potente Vespasiano
fu donna letterata ed istruita,
due santi eunuchi sotto Domiziano
al nuovo credo l’hanno convertita.
Se fu giudea nessuno lo può dire,
se dei cristiani coltivò il pensiero,
se Iside non volle maledire,
nei secoli è sepolto il suo mistero.
Solo documentar si può una cosa,
restò coerente con la scelta fatta
ed affrontò  l’esilio dignitosa;
la convinzione ha mantenuta intatta:
non le bastò d’essere madre o sposa,
all’ideale non s’è mai sottratta.

LA VITA DI SANTA
FLAVIA DOMITILLA

E’ ancora oggi per noi un personaggio quanto mai singolare, la nipote del potente Vespasiano. Venerata da tre diverse confessioni, cristiana cattolica, ortodossa ed ebraica, si avanza l’ipotesi che fosse iniziata ai misteri di Iside e non avesse mai voluto allontanarsene definitivamente. Nessuno può dirlo con sicurezza, è passato ormai troppo tempo. Ad ogni modo le fonti riportano che fosse stata convertita da due eunuchi, un fatto abbastanza frequente allora: gli stessi che oggi la Chiesa Cattolica bandisce con infamia han dato un contributo importante nell’evangelizzazione delle giovani figlie dell’aristocrazia, quando la nuova religione stava muovendo ancora i primi passi. Erano loro a occuparsi della formazione, non si consideravano un’insidia per la loro virtù. Flavia Domitilla non è stata sottoposta a martirio, ma affrontò con dignità l’esilio su un’isola del Tirreno. E’ simbolo di tutte  le donne che portano avanti le loro convinzioni fino in fondo, rinunciando a una posizione influente pur di restare coerenti con sé stesse.

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