I periodi intermedi nella storia egizia furono delle rivoluzioni?

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Instabilità e vuoto di potere

I cosiddetti “Periodi Intermedi” della storia egizia (dal 2181 a.C. al 2040 a.C. e dal 1070 a.C. al 712 a.C.) furono caratterizzati da un periodo di disgregazione politica e di instabilità, in cui il potere centrale del faraone era indebolito o addirittura assente. Durante questi periodi, l’Egitto fu diviso in una serie di piccoli regni e città-stato che si contesero il controllo del territorio. Nonostante la situazione di instabilità politica, non si può parlare di un processo rivoluzionario in senso moderno del termine. Infatti, la società egizia e la sua organizzazione politica e religiosa rimasero essenzialmente le stesse, anche se il potere centrale del faraone era ridotto o del tutto assente. Tuttavia, durante i Periodi Intermedi ci furono alcuni momenti di rinnovamento culturale e artistico, come dimostrano le opere d’arte e i monumenti architettonici prodotti in quel periodo. Inoltre, questi periodi furono caratterizzati da un aumento del commercio e dei contatti con le culture esterne, in particolare con i popoli del Vicino Oriente. Questi contatti portarono all’introduzione di nuove idee e tecnologie che influenzarono la cultura egizia e la sua produzione artistica e architettonica.

Come avvenne il passaggio

Il passaggio dalle grandi dinastie dell’Antico Regno e del Nuovo Regno ai Periodi Intermedi avvenne gradualmente e in modo non lineare. Inizialmente, durante la VI dinastia (circa 2325-2150 a.C.), l’Egitto iniziò a sperimentare una serie di problemi economici, sociali e politici, tra cui la diminuzione delle risorse agricole, l’aumento delle tasse e delle imposte, la corruzione e l’instabilità politica. Questi fattori portarono alla caduta dell’autorità centrale e alla frammentazione del potere tra le diverse regioni dell’Egitto. Nonostante la frammentazione politica, i Periodi Intermedi rappresentarono anche un periodo di intensa attività culturale e artistica. Ad esempio, durante il Primo Periodo Intermedio, l’arte egizia sviluppò uno stile più realistico e naturale rispetto ai periodi precedenti, mentre durante il Secondo Periodo Intermedio emersero importanti centri culturali come Tebe, che sarebbe diventata la capitale dell’Egitto durante il Nuovo Regno.

Le dinastie dei Periodi Intermedi furono formate principalmente da governanti locali, noti come “nomarchi“, che avevano il controllo su province specifiche dell’Egitto. Questi nomarchi erano spesso discendenti di famiglie nobili che avevano governato le stesse province per generazioni. In alcuni casi, i nomarchi furono messi al potere dalle dinastie che li avevano preceduti, ma in molti casi, presero il potere in seguito a crisi politiche o disordini interni. In generale, i governanti dei Periodi Intermedi erano spesso più deboli e meno influenti dei faraoni delle grandi dinastie, poiché non avevano il controllo su tutto l’Egitto e non erano in grado di esercitare un potere centrale forte. Tuttavia, ci furono alcune eccezioni, come la dinastia tebana del Secondo Periodo Intermedio, che riuscì a raggiungere un certo grado di potere e stabilità, grazie alla sua alleanza con gli Hyksos, un popolo asiatico che aveva invaso e conquistato l’Egitto nella seconda metà del 17 ° secolo a.C. Inoltre, alcune dinastie dei Periodi Intermedi furono di origine straniera, come la dinastia libica del Terzo Periodo Intermedio, che controllò l’Egitto dal 945 a.C. al 712 a.C. In generale, le dinastie dei Periodi Intermedi furono caratterizzate da un’instabilità politica e da una competizione costante tra i vari nomarchi e governanti locali, che spesso portava a conflitti e guerre civili. Queste dinastie furono anche responsabili di importanti sviluppi culturali e artistici, come la produzione di opere d’arte e di letteratura che riflettevano la vita quotidiana dell’epoca. Inoltre, durante il Periodo Intermedio, furono introdotte nuove tecniche di irrigazione e agricoltura, che permisero all’Egitto di prosperare economicamente. In sintesi, le dinastie dei Periodi Intermedi furono caratterizzate da un’instabilità politica e da una decentralizzazione del potere, ma anche da sviluppi culturali e tecnologici significativi che contribuirono alla formazione dell’Egitto come grande potenza dell’antichità.

Furono dunque delle rivoluzioni?

I Periodi Intermedi rappresentano un periodo di transizione e di instabilità politica in cui il potere centrale si indebolì e furono creati nuovi regni e dinastie locali. Questo vuoto politico permise agli elementi più forti e ambiziosi di emergere e di formare nuove elite e dinastie, ma non rappresentò un processo rivoluzionario né una trasformazione radicale della società egiziana in quanto tale. In un certo senso le diverse dinastie e regni che si formarono durante i Periodi Intermedi possono essere considerati come delle rivoluzioni locali che portarono alla nascita di comunità indipendenti in lotta fra loro. Non furono trasformazioni radicali che cambiarono radicalmente la struttura della società egiziana nel suo complesso, ma piuttosto dei processi di frammentazione del potere centrale che portarono alla nascita di nuove élite locali. Inoltre, questi processi non furono sempre caratterizzati da conflitti violenti, ma spesso videro anche la formazione di alleanze e accordi pacifici tra le diverse comunità.

i Periodi Intermedi non possono essere considerati come un periodo di decadenza o di declino per la civiltà egizia, ma piuttosto come un periodo di transizione e di cambiamento. Nonostante l’instabilità politica e la frammentazione del potere centrale, si verificarono importanti sviluppi culturali, artistici e commerciali. Si assistette ad una fioritura artistica straordinaria, con la creazione di nuovi stili e tecniche artistiche, come ad esempio la pittura su papiro, la scultura in bronzo e l’uso di colori vivaci. Inoltre, i commerci con altre culture si intensificarono, portando alla diffusione di nuove idee e tecnologie. Tutto ciò suggerisce che i Periodi Intermedi furono un periodo di cambiamento e di rinnovamento per la civiltà egizia, piuttosto che un periodo di decadenza. In questo senso si potrebbe dire che i Periodi Intermedi furono un periodo di rivoluzioni culturali e commerciali per la civiltà egizia.

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