Qui sopra la cantante e showgirl transessuale Conchita Wurst, canta uno dei suoi popolari successi, “To rise like a Phoenx”. Nell’articolo che segue ho intervistato le ospiti di una casa di riposo dopo aver mostrato loro questo video.
Conchita Wurst
To rise like a Phoenix.
Gli anziani raccontano Interviste in casa di riposo
“Un angelo del Signore parlò a Filippo e disse: «Àlzati e va’ verso il mezzogiorno, sulla strada da Gerusalemme a Gaza». Egli si alzò e si mise in cammino, quand’ecco un Etiope, eunuco venuto a Gerusalemme, stava ritornando, seduto sul suo carro, e leggeva il profeta Isaia. Disse allora lo Spirito a Filippo: «Va’ avanti e accòstati a quel carro». Filippo corse innanzi e, udito che leggeva il profeta Isaia, gli disse: «Capisci quello che stai leggendo?». Egli rispose: «E come potrei capire, se nessuno mi guida?». E invitò Filippo a salire e a sedere accanto a lui. Il passo della Scrittura che stava leggendo era questo: Come una pecora egli fu condotto al macello. Rivolgendosi a Filippo, l’eunuco disse: «Ti prego, di quale persona il profeta dice questo?». Filippo partendo da quel passo della Scrittura, annunciò a lui Gesù. Proseguendo lungo la strada, giunsero dove c’era dell’acqua e l’eunuco disse: «Ecco, qui c’è dell’acqua;che cosa impedisce che io sia battezzato?». Filippo lo battezzò e l’eunuco, pieno di gioia, proseguiva la sua strada”.
LA CURIOSITA’ RENDE FAMOSI
“E’ un uomo o una donna? Bella è bella, Conchita si chiama. Non lo sa l’italiano. Io credo che inizialmente è femmina, però le parti sono da uomo. Canta bene mica male, in spagnolo, con voce un po’ maschile. Non è proprio tutta donna, però ha fatto successo. L’ho vista due o tre volte alla televisione, la curiosità rende famosi. Tu la riconosci perché ha la barba, solo quella sennò diresti proprio che è una donna. Vedessi curata anche i baffi bellini. Magrolina, capelli lunghi neri, le unghie tinte, un tipino. A me faceva un po’ senso, troppo sofisticata. Per apparire quella persona che vuol essere si dà molto in mostra, disse ieri che lo fa apposta di tenersi la barba, nessuno ha il coraggio. Una figura che non la digerivo. I genitori hanno consentito, lei disse che soffrì tanto da bambina perché non si sentiva né uno né l’altro, ma com’è possibile che la natura fa queste cose? L’avevo sentito dire anche ai tempi nostri: non lo dicevano, però c’erano. Si ricorda quello di Cornacchiaia? Ancora trenta o quarant’anni fa, si operò ed ebbe anche dei figli da sposata. Al mio paese c’era una famiglia che nel 1905 nacque una e non sapevano se segnarlo maschio o femmina, lo segnarono donna. Andò in Francia come cameriera e mise incinta una collega, aveva sviluppato più tardi. Si sposò ed ebbe dei figli. Non tornò subito in Italia perché aveva paura gli facessero fare il militare. Un altro sempre al mio paese, era mezzo e mezzo poi si sposò. Da bambina, mi dicevano per spiegarmi la cosa, che non era proprio facile. “Ha attraversato l’arcobaleno!”, io allora mi mettevo alla finestra e guardavo quando pioveva, pensavo: come avrà fatto!”
“Mi ricordo quando intervistarono Amanda Lear, fu moglie di quel pittore famoso, Salvador Dalì, poi con un americano, il terzo c’è stato anche uno svizzero dal cantone italiano. Tutti la cercano tutti la vogliono! Pittura bene, sai? Ieri hanno dato un film con lei. Poi intervistarono quella che è stata ministro, in politica da donna. Vladimir Luxuria, si fa chiamare. O come faranno da uomo a diventare donna… Principia da giovanissima, dodici o tredici anni a lasciare le forme maschili. Vedessi come camminava, colle mossettine. Perché uomo non si fa nessuno? O meglio, non fa notizia. E Platinette, si sa lui ci ha sempre la parrucca veste pure da uomo delle volte. Però è intelligente, scrive bene anche sul giornale. Parla un po’ di tutto. Alcuni mi viene da dire lei, altri mi viene da dire lui, perché? C’è quello che da maschio gli dai del lui, poi dopo che ha fatto il salto gli diamo del lei. In America non c’è problema, danno tutti del tu. Più semplice. Ci sono due santi non ricordo il nome, erano eunuchi: facevano i maestri di scuola alle figlie dei ricchi e le convertivano. Che posizione dovrebbe prendere oggi la Chiesa rispetto a queste figure? E’ un problema grosso, penso che possano fare poco: immorale non direi perché se la natura l’ha fatti così non hanno colpa. Però questa gente ha fatto tanto i primi secoli a portare la parola di Dio nel mondo: almeno un grazie glie lo vogliamo dire? Io penso di si”.(Continua a leggere…)