L’Uomo forte. Satira, poesia. Pasquinata n.22. In dialetto romanesco.

L’Uomo Forte

Satira, poesia
di Federico Berti

All’Aventino steva un gran fregnone
quelli che vonno’ fa’ tutto da soli
idraulichi, dottori e fruttaròli
ha infinochhiato un botto de perzone.

Na vorta è ladro, n’antra è polizziotto,
ma svejo! Hai da senti’ che parlantina,
seconno come s’arza la madina
E’ giudice o ministro da salotto.

Solo ‘na cosa nu’ j’è mai riuscita,
d’abbottonasse quaa cammicetta
quella che sa de biancheria pulita ,

De manica je pare ‘n po’ lunghetta
l’hanno agganciata intorno ar girovita
e a dilla tutta je va pure stretta.

Glossario
Romanesco

Aventino: un colle di Roma
Stéva: stava
Fregnone: stupido
Idraulichi: idraulici
Fruttaroli: fruttivendoli
‘Nfinocchiato: dato a credere
‘N botto: un sacco
Perzone: persone
Vòrta: volta
‘N’antra: un’altra
Svejo: sveglio
Parlantina: loquacità
Seconno: a seconda di
S’arza: si alza
‘Aa madina: la mattina
Abbottonasse: abbottonarsi
Qu’aa: quella
Mannica: manica
Je: gli
‘Ntorno: intorno
A dilla tutta: a dirla tutta

Matteo Salvini
Ministro dei Ministri

Questa poesia in dialetto romanesco (lo scrivo per chi si trovasse a leggerla fra molti anni) è dedicata alla violenza istituzionale con cui l’attuale ministro dell’interno Matteo Salvini mostra il disprezzo per la separazione dei poteri, non si fa scrupolo di aggredire la magistratura, la libertà di stampa e di opinione, la stessa Costituzione italiana. Vive praticamente in una costante campagna elettorale, dispensando promesse a tutte le classi sociali, a tutte le categorie di cittadini, ripetendo ad alta voce le cose che sente dire agli altri. Vuol fare tutto lui, promette il lavoro ai pastori sardi come se fosse un ministro dell’economia, fa arrestare il comandante di una nave da soccorso e insulta il pubblico ministero che la rilascia per non aver commesso il fatto. Sembra avere una cosa soltanto in testa, parla solo di migranti, al punto che anche questa rubrica di satira e poesia, dovendo rispecchiare il tempo in cui viene scritta, fatica a occuparsi di altro. Nel frattempo il suo governo ha tagliato 4 miliardi alla sanità e 2 all’istruzione, ma questi sono dettagli di cui al suo elettorato non sembra interessare molto. Il veleno che continua a spargere sta portando i suoi a pericolose manifestazioni di violenza, con tanto di minacce a giudici e ministri della repubblica. Ma che importa, ci sono i soldi dall’America sovranista.

Questa satira vuol riportare la figura di Matteo Salvini, l’uomo della provvidenza, alle sue reali dimensioni di persona disturbata. Perché uno che con l’Italia sull’orlo del fallimento fa chiudere esperienze virtuose come la Riace di Mimmo Lucano, lascia annegare migliaia di innocenti in mare per compiacere l’intolleranza del suo partito e pensa di costruire un muro in Friuli Venezia Giulia per contenere i migranti dall’est, troverei difficile definirlo in altro modo che un pericoloso monomaniaco. E’ scappato a un processo per il sequestro di 120 persone in mare, sfugge all’inchiesta per 49 milioni rubati dal suo partito, usa i soldi pubblici per pagarsi la propaganda, manifesta piena sintonia con partiti neofascisti come Casa Pound e Forza Nuova. Direi che i presupposti per sciogliere le camere e processarlo ci sarebbero tutti. Non capisco chi stia aspettando cosa.

Rassegna Stampa
“Salvini fa tutto lui!”

Antonio Rapisarda, ‘Il Tempo’ 26 Agosto 2018, “Assassino”, “Ministro della malavita”, “Ora la lotta armata” «La Procura di Agrigento sta svolgendo gli accertamenti necessari a verificare se nella vicenda della nave Diciotti siano stati commessi reati. Parlando della vicenda, il Ministro dell’Interno ha rilasciato dichiarazioni tendenti ad orientare lo sviluppo degli accertamenti. Si tratta di una interferenza nelle prerogative dell’Autorità Giudiziaria; nessun altro soggetto può sostituirsi ai magistrati». Nota dell’Anm, 25 agosto

13 Giugno 2018, Salvini fa tutto ciò che farebbe un presidente del Consiglio. Migranti, Europa, persino tasse e circolazione dei contanti: tutti gli interventi finora del ministro dell’interno un po’ oltre il suo dicastero.

Goffredo Pistell, ‘L’Espresso’, 13 Luglio 2018, «Salvini è un fascista: verso i giudici nemmeno Berlusconi osò tanto». Parla Giampaolo Pansa. In una intervista esclusiva a L’Espresso in edicola da domenica, il giornalista e scrittore boccia il governo gialloverde «arrogante e impreparato», e spiega l’addio a La Verità

Pasquale De Marte, Joshua Mineo, 9 Ottobre 2018, Bonino attacca Salvini: ‘Fa tutto lui, altri ministri non servono’. La senatrice di +Europa ironizza sul fatto che il Ministro dell’Interno invada campi di competenza di altri Ministeri. Diverse incongruenze rispetto a quanto dice il dettato costituzionale e quanto viene messo in pratica “Per esempio – sottolinea – la divisione della competenza tra Ministeri e tra il potere esecutivo, legislativo e giudiziario”.


F.Q., ‘Il Fatto Quotidiano’, 26 Novembre 2018, Province, Salvini: “Così non sono né carne né pesce. Ragioniamo su reintroduzione”. Bisogna avere il coraggio, la forza e la buona volontà di rivedere un impianto istituzionale che è monco, perché ora è ‘all’italiana”, ha detto il ministro dell’Interno attaccando la riforma che porta il nome dell’ex ministro Graziano Delrio. Per il leader della Lega è una legge che ha creto “un ente che fa e non fa, non ha soldi per operare. Soprattutto non ha avuto senso cancellarlo senza dare una soluzione”

Leonardo Bianchi, ‘Vice’, 10 Maggio 2019, Salvini fa assurde crociate sulla cannabis light sapendo di dire falsità. “È come dire che si vuole combattere la piaga dell’alcolismo iniziando a togliere dal commercio la birra analcolica.” Peccato che questa teoria—la cannabis come gateway drug, fatta propria anche da Salvini—sia completamente priva di valore scientifico, e risponda più che altro a rigidi e anacronistici criteri morali.  ”

Salvatore Massaro, ‘Lineapress’, 7 Novembre 2018, La battuta di Monti: “Salvini fa tutto lui, anche il Ministro degli Esteri”, Chiude accordi da solo coi Visegrad; va da Putin e dice che si sente meglio in Russia che a Bruxelles; dice che se ne frega delle richieste della Ue, eccetera. Ma lui è agli Interni, non agli Esteri.

Davide Giancristofaro Alberti, ‘Il Sussidiario’, 24 Febbraio 2019, Sparò al ladro: condannato/ Salvini gli fa visita in cella “Lui dentro, ladro fuori”. Il titolare del Viminale si dice pronto a rivolgersi anche al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per far scarcerare il signor Peveri: «Se servirà andrò anche dal presidente della Repubblica a chiedere la grazia».

‘Qui Finanza’, 3 Luglio 2019, Magistrati a Salvini: “Smetta di alimentare clima d’odio”. “Quando un provvedimento risulta sgradito al ministro dell’Interno – spiega con una nota la Giunta Esecutiva Centrale dell’Anm – scatta immediatamente l’accusa al magistrato di fare politica”

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