Satira, poesia. Storie di animali. Video playlist.

Per chi vuol approfondire il tema della favola classica, in particolar modo la scuola di Esopo e Fedro, qui sotto ho selezionato una bibliografia minima con diverse traduzioni in versi poetici, a cura di autori laici e non. Parte di queste pubblicazioni erano note ai cantastorie dei secoli passati e ai narratori di comunità, nel periodo fascista si usavano come base per l’insegnamento nei primi anni della scolarizzazione, così come in passato erano i frati mendicanti a programmarle nei sermoni. Diversi i compendi in latino a cura dei seminaristi.

Come si può vedere, le favole di animali venivano usate anticamente per dissimulare la satira politica e in tempi più recenti per la propaganda religiosa. Non solo intrattenimento. Nella rubrica inaugurata su questo sito, ho ripreso e messo in pratica la tradizione reinventando nuove storie, applicando il metodo di Esopo e Fedro alla cronaca dei nostri tempi. Torna spesso a visitare questa pagina, troverai i video pubblicati più di recente in cima alla playlist, mentre gli altri scorreranno man mano all’indietro. A ogni favola è dedicata una pagina dove leggere non solo il testo, ma anche una breve rassegna stampa sui fatti che lo hanno ispirato. E’ una rubrica aperta, vale a dire che intendo farne prima o poi una pubblicazione ma per il momento è un work in progress, puoi partecipare inviando articoli e proposte di temi da trattare. Molte di queste favole sono nate proprio nell’interazione con lettori e lettrici.

Bibliografia
Esopo, Fedro,
Storie di animali

Bibliografia
Esopo, Fedro,
Storie di animali

A cura di Salvatore Gentile Vita e favole di Esopo, dal Cod. 758 della Bibl. Univ. di Valencia, volgarizzamento inedito del secolo 15. Bari, Adriatica.

A cura di Carlo De Frede, Aesopus, vita et fabulae latine et italice, per Franc. De Tuppo, 1485, Napoli: Associazione napoletana per i monumenti e il paesaggio, stampa 1968 XV. In astuccio.

Esopo, Fauole d’Isopo greco elegantissime e de molti altri, tradotte nouamente di latino in lengua italiana. In Venetia, 1544. In Venetia : per Michele Tramezzino, ne l’anno di nostra salute 1544.

Quinziano Stoa, Giovanni Francesco
Aesopi Phrygis, et aliorum fabulae. His accesserunt, nonullae aliae laepidae, & elegantissimae. Addita sunt Io. Fr. Quintiani disticha in fabulas P. Ouidij Nasonis Metamorphoseon.

AA.VV. Aesopi Phrygis Fabulae, elegantissimis iconibus illustratae. Cum latina versione, Graeco textui adiuncta. … adiectae sunt diversorum fabulae, nec non opuscula. Contiene: Vita Aesopi di Massimo Planude e, come elencato sul verso del front, Fabulae di Babrius e Avianus, Batrachomyomachia di Omero e Catomyomachia di Theodorus Prodromus Lugduni : sumptibus Ioannis Iullieron, 1614

Jan Laurentzen, Phaedri, Augusti Caesaris liberti, Fabularum Aesopiarum libri quinque; notis perpetuis illustrati, & cum integris aliorum observationibus in lucem editi à Johanne Laurentio JCto, Amstelodami, apud Johannem Janssonium à Waesberge, & viduam Elizei Weyerstraet, 1667

Giulio Landi, Vita di Esopo Frigio, prudente, e faceto fauolatore. Tradotta dal signor conte Giulio Landi. Al quale di nuouo sono aggiunte le fauole del medesimo Esopo, con molte altre d’ alcuni ingegni, ascendenti alla somma di quattrocento. Venezia, Steffano Curti, 1682

s.a., Phaedri Augusti liberti et Fl. Aviani Fabulae cum adnotationibus ad usum Seminarii Patavini. Editio nona retractatior. Patavii ex typographia Seminarii, apud Thomam Bettinelli, 1801

Claudio Nicola, Tomo decimo contiene li cinque libri delle Favole di Fedro tradotti da un’anonimo veneziano e l’Etna di Cornelio Severo tradotto dal dottor Claudio Nicola Stampa P.A, Milano : nel Regio Ducal Palazzo [Giuseppe Ricchino Malatesta!, 1735

Angelo Maria Ricci, Le favole greche d’Esopo volgarizzate in rime anacreontiche toscane da Angiol Maria Ricci. Con alcune operette del medesimo, utili per lo studio della lingua greca. In Firenze: nella stamperia di Sua Altezza Reale: per li Tartini e Franchi : ad instanza di Girolamo Bolli librajo alla Condotta, 1736

Planudes Maximus, Aisopou bios, kai mythoi. Aesopi Phrygii fabulatoris celeberrimi vita, et lepidissimae fabulae Graece, et Latine, nunc ex optimis exemplaribus quam correctissime in lucem editae. Cum aliis opusculis, quae sequenti indicabuntur pagella. Venetiis : typis Antonii Bortoli, 1747.

Azzolino Malaspina, Le favole di Fedro tradotte in verso toscanoIn Napoli, nella Stamperia Simoniana, 1765

Franc. Josephi Desbillons … Fabulae Aesopiae, curis posterioribus, omnes fere, emendatae: accesserunt plus quam 170 novae; tum etiam observationes, grammaticae praesertim, complures, et index copiosus: … Volumen 1. [-2.]
Mannhemii : typis Academicis, 1768

A cura di Cotteli Federico,Favole d’Esopo in lengua veneziana in versi marteliani tradote da Federigo Cotteli con la zonta de diversi viazzi, e fatti successi al sudeto Cotteli. In Venezia : presso Antonio Zatta, 1769

A cura di Lodovico Antonio Vincenzi, Delle favole esopiane di Fedro liberto di Augusto libri cinque con appendice di 34 favole riportate dal Burmanno ed altra di 32 pubblicate in Napoli nel 1811

s.a., Aisopou mythoi eklektoi Aesopi fabulae selectae ad usum Seminarii Patavini. Padova, Tipografia del seminario. 1818

Crisostomo Trombelli, Le favole di Fedro Liberto Augusto tradotte in versi italiani da D. Gio. Crisostomo Trombelli con varie utilissime note al testo. Edizione corretta
Venezia, per Andrea Santini e figlio, 1818

Crisostomo Trombelli, Le favole di Fedro Liberto Augusto tradotte in versi italiani da D. Gio. Crisostomo Trombelli con varie utilissime note al testo. Edizione corretta
Venezia, per Andrea Santini e figlio, 1818

Cervelli,Tutte le favole di Fedro liberto d’Augusto tradotte in anacreontiche dal professore abate Cervelli. Milano, presso Gio. Pirotta, 1818

Luigi Rigoli, Volgarizzamento delle favole di Esopo testo riccardiano inedito citato dagli Accademici della Crusca. Firenze : nella stamperia del Giglio, a spese di Angiolo Garinei librajo, 1818.

Millo Antonio, Le favole di Fedro in volgar prosa tradotte con annotazioni dal sacerdote Antonio Millo. Edizione quinta
Bologna, dalla stamperia Nobili, 1821

Salvatore Zappalà, Le favole di Fedro liberto di Augusto ripurgate in volgar prosa toscana recate a riscontro del testo latino ed illustrate con note per Sebastiano M. Zappalà, Quinta edizione veneta, Bassano, tip. Giuseppe Remondini e figli, 1823.

A cura di Stefano Martini,Saggio di traduzione delle favole di Fedro liberto d’Augusto, Sanremo, Tip. Biancheri, 1890

A cura di Stefano Martini, Saggio di traduzione delle favole di Fedro liberto d’Augusto, Sanremo, Tip. Biancheri, 1890

Bellucci Giuseppe, I cinque libri delle favole di Fedro, tradotti in verso sciolto da Giuseppe Bellucci. Bologna, Tip. Garagnani e figli, 1896.

Orlandi Francesco, Esopo volgarizzato per uno da Siena, 1831, testo del XV secolo. Edizione protetta dalla legge 19 Fiorile anno IX. Ridotto all’uso della gioventù ed a miglior lezione.

A cura di Guido Pasquetti, Le favole di Fedro ad uso delle scuole secondo i vigenti programmi governativi.Firenze, Nemi, 1933

B.G Teubneri, Corpus fabularum Aesopicarum. Bibliotheca scriptorum Graecorum et Romanorum Teubneriana, 1959

Gauffredus, Ghivizzani Gaetano,Il volgarizzamento delle favole di Galfredo dette di Esopo, testo di lingua edito per cura di Gaetano Ghivizzani. Ristampa anastatica, Bologna : Commissione per i testi di lingua, 1968

Perry, Ben Edwin Aesopica : a series of texts relating to Aesop or ascribed to him or closely connected with the literary tradition that bears his name collected and critically edited, translated from oriental languages, with a commentary and historical essays by Ben Edwin Perry
Urbana: University of Illinois Press.

Fedro, Esopo, Tolstoj. Gli animali nelle favoleTesto a stampa moderno. Firenze: Giunti scuola, 2000.


CHI ERA ESOPO?
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Non tutti sanno che la maggior parte delle favole classiche di animali con cui molti di noi sono cresciuti, non sono di origine europea, ma nascono in Africa. Il leone è forse il re delle nostre foreste? Nelle più di trecento storie attribuite a Esopo, si parla spesso di animali che sono caratteristiche della savana, più che dei nostri boschi, come la scimmia, la giraffa e così via. Molte sono le biografie leggendarie del leggendario narratore greco, del quale non abbiamo informazioni certe e che non era forse nemmeno una persona sola, ma più verosimilmente un nome collettivo attribuito a una scuola di narratori che avevano avuto la possibilità di riscattare la condizione servile grazie alla fiducia dei sacerdoti. Molti indovini di origine africana, slava, tracia, trovavano il modo per farsi notare dalla classe dirigente dei vari culti diffusi nel mediterraneo e quindi riuscivano a trovare il loro posto nella nuova società che aveva tolto loro i diritti civili. Alcuni di loro ottenevano la cittadinanza, venivano liberati.

La società antica non condannava la schiavitù, questo lo troviamo anche negli scritti di Aristotele che la dava addirittura fra le condizioni naturali in cui poteva cadere un essere umano. Questi schiavi potevano essere persone comuni cadute in disgrazia per debiti, oppure condannate per crimini vari, o più semplicemente prigionieri di qualche campagna militare. Inutile dire che tra loro potevano trovarsi persone che rappresentavano le culture tradizionali dei popoli assoggettati. La loro sapienza popolare, le loro storie, costituivano un patrimonio al quale i sacerdoti sapevano dare il valore che meritavano. Così alcuni di questi cantastorie venivano addestrati nei templi e ricevevano il diritto a parlare in pubblico, a patto di non farlo in maniera diretta, ma attraverso l’arte del racconto. In fondo a questo articolo ti suggerisco una bibliografia di riferimento, se vuoi approfondire questi temi

Nella vita leggendaria di Esopo l’etiope, un servo deforme, orribile d’aspetto, che riceve dai ministri del culto di Iside il dono dell’eloquio in lingua greca nella forma della narrazione esemplare, sono molti i contatti con personaggi successivi come il Marcolfo del dialogo medievale col re Salomone, e con il Bertoldo di Giulio Cesare Croce. Personaggi marginali, poveri che trovano riscatto nella vita pubblica mostrando la conoscenza dei proverbi, dei motti sapienziali, un’arguzia particolare e l’abilità nel raccontare storie. La continuità con l’arte del latino Fedro e con i frati mendicanti dell’età medievale, che censivano le storie popolari per impiegarle nella propaganda religiosa, si riflette nella tradizione dei cantastorie che dal ‘500 si sono trasmessi questo repertorio da una generazione all’altra. Tra un cantastorie moderno e quel patrimonio antico esiste una continuità che passa attraverso l’apprendistato tradizionale. Non s’impara in un giorno e non si dimentica in cent’anni.

Ho dedicato molto tempo allo studio della narrazione popolare, in particolare una serie di articoli sulle fiabe, i miti e le leggende: Biancaneve sotto i nani, ovvero l’immaginazione sul filo della realtà. Questa nuova rubrica sulle favole di animali, è un’applicazione ‘pratica’ di quella parte teorica. Sono favole in terzine alla dantesca, seguono il classico schema ABA CBC DCD, recitate dal vivo in video. Il linguaggio è ispirato al moderno volgare, ovvero la lingua realmente parlata dal popolo nel momento in cui scrivo. Il teatrino che vedi nel format della trasmissione in video, rappresenta gli animali coinvolti nelle storie, tratti da immagini di origami disponibili in rete. La cadenza è più o meno settimanale ma non regolare, come tutte le attività che si svolgono su questo sito. Seguo l’ispirazione del momento, leggendo i giornali.

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