L’alternativa Libro / Ebook. Perché è un falso problema
L’alternativa Libro / Ebook
Un falso problema
Articolo di Federico Berti
I libri elettronici, comunemente noti come eBooks, sono diventati sempre più popolari negli ultimi anni, a torto percepiti (o temuti) da alcuni come un’alternativa digitale ai tradizionali libri cartacei. Come ogni cosa, presentano indubbiamente sia vantaggi che svantaggi, ma questo non li pone in reale competizione o contrasto con le edizioni stampa. Si ripete spesso che siano estremamente convenienti poiché con un solo dispositivo, come un e-reader o uno smartphone, è possibile accedere a una vasta libreria senza dover trasportare pesanti volumi, chi ha molti libri in casa e ha dovuto traslocare più volte nella vita sa cosa intendo, è la voce più importante nel capitolo di spesa. Gli eBooks del resto si possono acquistare e scaricare online, a un prezzo inferiore rispetto ai libri tradizionali. La smaterializzazione li rende ideali per i viaggi, consentendo ai lettori di avere una vasta scelta di libri a portata di mano ovunque vadano.
I detrattori dell’eBook, quando citano a sproposito il ‘profumo della carta’ non si rendono forse conto della polvere che il libro a stampa accumula e di come questa possa risultare dannosa per chi soffre di reazioni allergiche, sfogliare un libro moto vecchio non è sempre piacevole e questo lo sapevano bene le vittime del misterioso assassino nel Nome della Rosa di Umberto Eco. Chi sostiene che la lettura su un dispositivo elettronico possa affaticare gli occhi, dovrebbe ripensare alla fine che ha fatto il povero Giacomo Leopardi, sofferente proprio in conseguenza di una passione smodata per il libro a stampa. Certo il difetto più grande è senz’altro la dipendenza che impone dalla tecnologia, l’edizione cartacea si può continuare a leggere anche in caso di black-out o crisi energetica (ma non in caso di alluvione, direbbe un fiorentino).
La verità è che libro ed eBook non sono in competizione, ma sempre più spesso viaggiano di pari passo tanto che le case editrici li rilasciano insieme, complementari all’esperienza della lettura. Le edizioni digitali offrono funzioni interattive che i libri tradizionali non possono fornire, per il semplice fatto che dall’edizione a stampa non si possono cancellare le sottolineature, gli schemi, i riassunti, le osservazioni. Molte piattaforme di lettura digitale consentono al contrario di sottolineare, evidenziare e annotare il testo, facilitando in modo realmente significativo la ricerca delle informazioni importanti. Un tempo, per ricostruire la vicenda di un paladino di Carlo Magno nell’Orlando Furioso dell’Ariosto, bisognava sfogliarlo tutto ogni volta, oggi basta cercarlo con la funzione di ricerca automatica e si riesce a navigare nell’ipertesto in modo assai più agevole. Inoltre, alcuni eBooks possono includere contenuti multimediali, come video e audio, arricchendo l’esperienza di lettura.
La messa in rete dei classici e di molti saggi contemporanei ha dato un impulso notevole alla ricerca, consentendo una più rapida collazione dei testi per tema e argomento. Con l’Intelligenza Artificiale addirittura si può immaginare di conversare con l’autore del libro stesso, dato che la modellizzazione del linguaggio consente alla macchina di riconoscere le relazioni tra ogni singolo termine delle nostre domande, provvedendo a una più diretta e circostanziata risposta su un testo di partenza. Si apre dunque una nuova era anche per la ricerca scientifica, per la storia e la critica letteraria, che deve proprio all’eBook il suo straordinario sviluppo
In conclusione, l’alternativa libro/eBook è un falso problema. Si tratta di due formati molto diversi, che assolvono compiti diversi e offrono soluzioni diverse a problemi diversi. Non si escludono a vicenda. E’ del resto vero che l’aumento spropositato dell’offerta, la relativa economicità della sua realizzazione e distribuzione, ha comportato in parte una svalutazione della scrittura tout-court. Ogni giorno leggiamo in media più di quindicimila parole che tendono a scivolarci addosso, non diamo loro peso né valore. Il problema è infatti la selezione dei materiali e il rischio d’incorrere in quello che lo stesso Eco chiamava paradosso della mappa a grandezza naturale, totalmente inservibile. L’eccesso d’informazione comporta a volte una rinuncia alla ricerca stessa. Più i libri sono a nostra disposizione, spesso gratuitamente, meno ci viene voglia di leggerli. Questo però è un altro problema, che non dipende dallo sviluppo della tecnologia, non dal libro elettronico ma dall’uso che se ne fa.