Lenti a contatto bioniche e Smart Vision. La realtà non esiste.
Il mondo digitale prende il sopravvento sulla realtà, ne ho parlato nel mio romanzo di fantascienza L’ospedale fantasma. La realtà non esiste, che puoi leggere in parte su questo sito.
Black Mirror Vision
Lenti a contatto ‘cyberpunk’
Articolo di Federico Berti
LA FANTASCIENZA E’ REALTA’
Non saprai mai
cosa sto guardando
Un’altra segnalazione dal gruppo dell’ospedale fantasma, collegato all’omonimo romanzo distopico ambientato sull’appennino bolognese che ho pubblicato qualche mese fa: a Washington un’equipe di ricerca universitaria sta lavorando per la produzione di lenti a contatto con microchip interno che permettano di offuscarsi trasformandosi nello schermo di un computer. La realtà non esiste, come nel romanzo. La fantascienza offre modelli che poi la scienza e la tecnologia tentano di emulare.
COS’E’ UN ‘BLACK MIRROR’
Il nome indica propriamente lo schermo di un computer, o di un altro dispositivo elettronico dotato di display compreso Ipad e cellulare, lo ritroviamo nel titolo di una serie televisiva trasmessa in Gran Bretagna e sbarcata in Italia su Sky nel 2012. Nel terzo episodio in particolare entra in scena un dispositivo di registrazione che consente di proiettare attraverso lenti a contatto speciali il ricordo di un momento passato che un’apposito dispositivo installato dietro l’orecchio ha registrato. Questa possibilità di rivivere i ricordi come fossero momenti reali e attuali, è occasione per una serie di eventi che finiscono col mettere in crisi un rapporto familiare. Il titolo della serie acquisita poi da Netflix e tuttora molto popolare, non si ispira a precedenti letterari o a teorie scientifiche note, ma come spiega il regista Charles Brooker in un’intervista al ‘Guardian’ del 1 Dicembre 2011 è ricavato dalla semplice osservazione di uno schermo digitale spento che riflette la nostra immagine, uno specchio scuro per l’appunto.
L’UNIVERSITA’ DI WASHINGTON
La serie televisiva dunque intende mettere in guardia dal rischio di dipendenza dalle applicazioni della tecnologia al nostro corpo e alla nostra mente, si inserisce così in un cyberpunk distopico molto vicino alla vita reale nella società presente. DCode è una trasmissione in onda su Discovery Channel che ha dedicato un servizio di approfondimento alla visione bionica tramite lenti a contatto nelle quali è incorporato lo schermo di un computer: stai camminando per la strada, vedi un ristorante e vuoi saperne di più, lo guardi e appare una scheda informativa direttamente visibile senza bisogno di un dispositivo esterno, oppure stai guidando l’automobile e un navigatore interno ti mostra dove andare. Un gruppo di ricercatori all’Università di Washington sta mettendo a punto questa nuova tecnologia, la sfida è portare lo schermo del computer direttamente all’interno dell’occhio attraverso un collegamento wireless.
Qui sopra il documentario completo, un estratto del quale ha circolato di recente nel gruppo dell’ospedale fantasma, che ringrazio per avermi dato occasione di approfondire un argomento centrale nel romanzo, quello del rapporto fra letteratura e realtà nella fantascienza distopica.
TERMINATOR VISION
Immagina di trovarti in un qualsiasi luogo pubblico e poter riconoscere attraverso uno scanner digitale qualsiasi persona incontri, identificandola a colpo d’occhio e leggendone la scheda informativa senza che l’altro possa rendersene conto, compreso lo stato civile, la situazione sentimentale, la professione e chissà quanti altri dati sensibili. Lo speaker della trasmissione parla proprio in modo esplicito di ‘Terminator vision’ citando un film d’azione degli anni ’80 in cui Arnold Schwarznegger impersonava proprio un androide con questo tipo di equipaggiamento. Ancora una volta la narrazione precede la realtà, la guida e la indirizza: l’occhio bionico era già presente nella nostra immaginazione trenta, quarant’anni fa, dovevamo solo applicarci per renderlo possibile nella realtà.
CHI E’ BABAK PARVIZ
Uno dei due ricercatori intervistati nel servizio messo in onda su Discovery Channel è Babak Parviz, un ingegnere elettronico di origine iraniana che vive da molti anni a Seattle e lavora nella tecnologia dei cosiddetti Google Glass, quei sofisticati binocoli che abbiamo visto per la prima volta agli occhi Jeff Fahey nel film “Il tagliaerbe”, basato s’un romanzo di Stephen King. Leggendo il suo impressionante curriculum la cosa che più mi colpisce è una seconda laurea in letteratura conseguita proprio all’università di Washington, quasi a sottolineare l’ambivalenza della sua ricerca sulle implementazioni del corpo umano attraverso la tecnologia e il suo complesso rapporto con la letteratura. Ma c’è di più, non tutti sanno che Babak Parviz è il vicepresidente di Amazon e questo rende ancor più inquietante il suo ruolo nel mondo della ricerca scientifica e tecnologica: se infatti per molti anni la figura dello studioso e quella del finanziatore sono state separate da ruoli diversi nella società, ora nel nuovo mondo della distopia tecnologica le due realtà sembrano essersi improvvisamente sovrapposte, gli obiettivi della ricerca non coincidono più con quelli del progresso umano ma seguono ormai sempre più una logica di tipo aziendale.
In conclusione, il vicepresidente di Amazon e il ricercatore universitario leader della ricerca sulla smart vision attraverso l’applicazione delle nanotecnologie alle lenti a contatto, sono la stessa persona, ovvero la finanza s’è impadronita del sapere. Questo tipo di non-realtà è il tema centrale del mio romanzo dedicato all’ospedale di Loiano, che puoi leggere in parte su questo sito.
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Laureato al Dams di Bologna con una tesi sulla narrazione, Federico Berti è dal 1994 cantastorie, artista di strada, uomo orchestra, romanziere, scrive libri e incide musica. “L’Ospedale Fantasma” è stato pubblicato per la prima volta a puntate su questo sito, stampato per la distribuzione in libreria è disponibile per la lettura in digitiale, EPUB |PDF. Scarica il romanzo
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Romanzo di fantascienza. Qualsiasi riferimento a fatti, personaggi o cose realmente esistenti è del tutto casuale. Cyberpunk, satira sulla crisi del welfare. Seguito ideale di una storia iniziata col “Boia dell’Alpe”, thriller italiano che puoi trovare qui . Scarica il libro in epub, kindle, mobi, pdf oppure leggi la prima stesura su questo sito.