Fare il cerchio in strada, modalità invasiva o inclusiva. Street art tutorial
Non siamo
domatori di folle
Fare il cerchio:
modalità invasiva
o inclusiva?
Tratto da F. Berti
Gli artisti di strada non sono mendicanti
Per molti artisti di strada che non lavorano sulle vie di passaggio ma han bisogno d’un cerchio ordinato di spettatori, si pone da sempre il problema di come radunarlo chiamando la gente a sé. Nelle note che seguono, alcune considerazioni su quando è necessario veramente fare cerchio e due modalità opposte per farlo. Dimmi cosa ne pensi e se qualcosa non ti è chiaro o non condividi il mio punto di vista. Una delle prime domande che mi sono posto è se sia davvero indispensabile il cerchio in tutte le situazioni, quando non hai un’autorizzazione scritta per esempio, o quando vi siano condizioni esterne molto disturbate per cui il nostro spettacolo potrebbe aumentare la confusione: se il rumore di fondo è molto alto, oppure ci sono diversi altri artisti nelle vicinanze che fanno spettacolo a cerchio, o se c’è un divieto vero e proprio, allora in quel caso è meglio desistere dal raccogliere una folla.
Innanzi tutto si deve tener presente che lo spettacolo a cerchio, frontale e caratterizzato da una tensione in crescendo, è molto faticoso, farne due o tre in una stessa giornata può diventare pesante se lo ripeti per un lungo periodo, lavorando a piazza morta l’elemento fatica ha il suo peso. L’assembramento è inoltre più invasivo rispetto alla posteggia o al semplice passaggio e comunque la legge prevede nella maggior parte dei casi una richiesta scritta, una tassa per il plateatico e altre norme accessorie di cui abbiamo detto in diversi altri articoli su questa stessa rubrica: se scegli di provare lo stesso a raccogliere una folla, tieni presente che potresti avere dei problemi. Il punto di partenza è quindi scegliere se del cerchio abbiamo veramente bisogno, successivamente potremo scegliere tra una modalità invasiva o inclusiva. Vediamo di che si tratta… (Continua a leggere)