La riscoperta dei frutti antichi.
I frutti antichi
Poesia di
Federico Berti
Li chiamano così ma è solo un nome
per indicar la frutta al naturale
prima di quella svolta industriale
che insemina le gemme nelle chiome.
Non han la pelle liscia e vellutata,
contorno regolare o peso forma,
la dimensione è spesso fuori norma,
la polpa raramente immacolata.
Non servirà trattarli col veleno,
se della polpa un ospite ha goduto
la qualità del frutto non vien meno,
Non fosse dal consumo decaduto
il costo non sarebbe poi nemmeno
tale da incoraggiare il gran rifiuto.
LA RISCOPERTA
DEI FRUTTI ANTICHI
Si parla di frutti ‘antichi’ per indicare varietà e qualità che non sono realmente scomparse o dimenticate dall’uomo, ma di cui semplicemente non c’è abbastanza richiesta sul mercato: non un patrimonio biologico perduto ma una questione di scelte.
Siamo portati a rifiutare le mele dell’albero che abbiamo in giardino perché abituati a vedere quelle grandi e lucenti che ammiccano sul banco del fruttivendolo; né ci soffermiamo a pensare che le dimensioni, il colore, la consistenza della polpa e persino la lucentezza della buccia, richiedono spesso un trattamento non salutare per il nostro organismo. Basterebbe non fermarsi all’apparenza.
Il costo dei prodotti biologici è determinato dalla minor richiesta dei consumatori e dalla coltivazione non intensiva, dovremmo iniziare a valutare diversamente la qualità delle cose che mettiamo in tavola. Se costano poco, un motivo c’è. Il primo passo verso la riscoperta della frutta ‘autentica’ è proprio smettere di considerarla antica. E’ la frutta, semplicemente. Senz’altro aggiungere, senza nulla togliere. Presente qui e ora.