La mozione romana contro gli artisti di strada. Una morte annunciata. Non siamo più ‘graditi’ nel centro storico?
La rivolta
dei cittadini
Gli artisti di strada
non sono più ‘graditi’?
Tratto da F. Berti
Gli artisti di strada non sono mendicanti
Più volte sollecitato a prendere in considerazione le proposte per un tavolo di trattativa, il Comune di Roma ha preso una decisione impopolare approvando il censimento delle aree nel centro storico dove gli artisti di strada sono indesiderati, mozione accompagnata dalla richiesta in Questura di segnalare i luoghi dove si sono registrati esposti e violenze, dopo lungo confronto con le associazioni di cittadini e gli artisti stessi; libertà di espressione, civiltà e cultura, teatro politico, potrebbero non essere la sola chiave di lettura dello sconcertante episodio. La mozione romana arriva come una mannaia a dimostrare il contrario di quello che molti artisti vorrebbero credere di sé stessi, dietro l’apparenza dell’immagine idilliaca si nasconde una realtà di conflitto aperto con la cittadinanza, non solo una risorsa culturale. Se ascoltiamo l’altra campana, quella delle associazioni di cittadini, si direbbe che a Roma vi siano state anche tensioni risolte in episodi di violenza, le denunce ci sono, non è fantasia. Dove sta allora la ‘verità’? Come reagire alle iniziative di quei cittadini esasperati da forme di spettacolo clonate in serie e moltiplicate come pani e pesci una ogni venti metri per le vie del centro storico? Difficile rispondere se rifiutiamo di considerare un ‘vero’ artista di strada chiunque non risponda al nostro modello ideale, dovremmo piuttosto accettare (non senza profonda amarezza) che esistano anche in questo mondo incivili, violenti, presuntuosi, arroganti… (Continua a leggere)