Gli anziani raccontano Interviste in casa di riposo
Due mesi fa il Fertility Day
“Ma come, non avevan detto il contrario? Solo due o tre mesi fa era tutto un lamento che non c’è lavoro, non si sposano e non fanno figli perché non si sentono stabili o non vogliono impegnarsi, ora dicono l’opposto, sèn mea a pòst! Parlavan che vanno a convivere ma ora aumentano pure quelli che i dividono, forse perché è più facile e magari c’è la convenienza di mettere insieme gli stipendi. Addirittura le unioni civili non si fanno più solo per amore, ma anche tra amici. Tasse alte per chi vive da solo e affitti che costano come una pensione intera. Ai miei tempi le donne dipendevano dal marito anche per fare la spesa, comprarsi un rossetto e andare dal parrucchiere, ma i figli poi chiedevano a loro i soldi, non al padre. Qualcuna poteva sposare chi voleva lei, ma delle volte la famiglia imponeva che qualcuno l’aveva magari chiesta pure se non ne era contenta, mia zia è rimasta zitella per questo: rifiutò il partito della famiglia e allora non la volle più nessuno. Piuttosto sapere la qualità dell’uomo se guadagna, se di buona famiglia, o se è uno spendaccione. Gli sposi poi andavano a stare in casa dai suoceri e l’ultima arrivata non contava nulla quindi si ritrovava a far la serva. Mica tanti anni fa, parlo della sorella di mio marito finché non si sono sposate le cognate lei in casa dalla famiglia di lui non era libera nemmeno di scegliere quanti figli avere.. Io per esempio non sono mai andata fuori con mio marito da morosa perché non mi lasciavano, mi permisero solo perché sono rimasta incinta: era un modo per sposare chi ti piaceva, quando mamma era sola in casa allora scappavo davvero non è una bugia, andavo a far l’amore nel formentone che era bello alto e c’era spazio sotto. Mi sono sposata durante la guerra, negozi chiusi ho dovuto dare un lenzuolo dei miei, fatto da me già pronto da mettere sul letto, in cambio d’una coperta. Questo per dire il matrimonio d’amore è una cosa recente, dicono tutte che lo facevan per amore ma poi si guardava anche allora la convenienza. Una donna orfana, senza dote e senza lavoro poteva trovare forse marito accontentandosi di un vedovo con figli, o un altro con qualche imperfezione fisica, oppure doveva essere lei stessa molto bella, così la sua dote era quella”.
Sotto il Duce si pagava il celibato
“Quando venne a chiedermi mio marito, sua sorella era ben bella ma sua mamma voleva tenerla con sé, le fece lasciare il filarino. Questo di vivere da soli e fare scelte solo per il sentimento è un fatto recente, prima non usava molto: chi restava solo andava a vivere col fratello sposato o con i genitori. Negli anni ’60 iniziò a cambiare, ma ancora il mio rifiuto di andare con le sorelle nubili suscitò uno scandalo, nonostante fossi maggiorenne. Si parla tanto che gli scapoli son più tassati e vivere costa di più per loro, ma è sempre stato così a parte gli anni del benessere che c’eran più soldi in giro. In effetti anche sotto il Duce si pagava per i celibato. Lo strano era quando i giovani potevano permettersi di stare per conto loro, ma è stato solo fino agli anni ’70 poi s’indebitarono coi mutui e finito l’equo canone gli affitti son tornati a salire. Se una cosa è diminuita davvero quella è la pensione, prendevo un milione e mezzo ma ora non valgono più niente; io che ho lavorato in fabbrica e mi sono rovinata la salute ora prendo 650 euro, cosa vuoi farne? Come le bestie, e il risultato era sempre quello perché anche se t’imbalzavi di lavoro non crescevi di livello. Torniamo dunque al matrimonio, adesso costa molto sposarsi, devi avere la casa già finita pure degli stracci da polvere, con polvere annessa; e poi il filmino, il viaggio di nozze dall’altra parte del mondo e se non puoi permettertelo non ti sposi”.
Matrimonio di convenienza.
“Per un po’ è andata di lusso, ora si torna a formare la famiglia con semplicità, per sostenersi anche economicamente. Se non c’è la convenienza, il matrimonio non si fa. Sui divorzi è come un contratto, non sempre chiedono soldi per il mantenimento e di solito si risposano. Il vero problema è quando ci sono di mezzo dei figli. Una volta la donna era schiava, quello che beveva o la menava, ora si dividono per delle sciocchezze. Certo poi i sondaggi van presi con le mole, vedi quello che è successo in America: davano vincente la Clinton, poi è salito quell’altro. Per me fan bene a non sposarsi, vivere compagni. Cosa c’entra lo Stato se si dividono marito e moglie? Han fatto la legge che dan l’assegno di settecento euro il Comune, una coppia ha fatto pure finta di separarsi per averlo. Con mio marito ho vissuto 60 anni, abbiam discusso ma la pace poi c’è sempre stata, per me adesso è un momento che i matrimoni sono in più, magari tra un anno tornano a calare un’altra volta. Perché si sposano due uomini oppure due donne se non si amano tra loro? Uno da solo non vive più, per questo crescono le unioni civili”.