Artisti di strada. Statua vivente prende a pugni spettatore molesto. Commenti

tutankhamon

Prende a pugni
spettatore molesto

Tratto da F. Berti
Gli artisti di strada non sono mendicanti

Questo articolo è stato scritto in origine a commento di un video poi tolto dalla circolazione, in cui si vedeva un statua vivente reagire con violenza alle provocazioni del pubblico. Le riprese erano state catturate all’estero ma la sequenza riportava centinaia di commenti da parte di un pubblico italiano, nel quale si prendevano le difese dell’artista di strada in questione. L’articolo dunque tratta questa parte dell’episodio, ovvero l’opinione pubblica schierata a fianco d’una reazione comunque ingiustificabile; una lettrice romana fa notare che l’immagine della statua vivente è scattata in Italia e questo potrebbe dare l’impressione di non pertinenza, in realtà si tratta di una classica ‘statua non riconoscibile’, fenomeno spesso collegato anche nel nostro paese a manifestazioni di violenza per il controllo del territorio. E’ su questo tema che l’articolo si esprime, non su un caso isolato ma s’un fenomeno culturale di portata internazionale.

La piaga dei finti artisti di strada sta gettando fango sull’intera categoria. Per un suonatore ambulante o acrobata consapevole ne troviamo almeno altri venti ambigui, minacciosi, aggressivi; fino ad ora tuttavia non s’era mai visto il pubblico giustificare un pugno in faccia dato da uno di questi soggetti a uno spettatore molesto, come avviene da qualche giorno. La sequenza conta più di 200.000 visualizzazioni, è stata ripresa in un luogo non identificabile e per quanto ne sappiamo potrebbe essere anche una finzione, ma questo non giustifica in alcun modo la reazione di chi promuove il video dando ragione all’aggressore. Commenti in italiano, non in chissà quale lingua straniera. Veniamo ai fatti, un uomo coperto di vernice grigia tutt’altro che immobile tiene per mano un bambino, il quale gli sorride timidamente. Il pubblico si direbbe di fisionomia orientale. Dopo qualche secondo entra in scena uno spettatore molesto che inizia a infastidire la cosiddetta statua davanti a una telecamera amatoriale o videofono; provoca il sedicente artista di strada, lo infastidisce, gli infila il dito nell’orecchio, gli aggiusta il cappello; scene così capitano spesso alle statue viventi purtroppo, il sadismo che può scatenare un uomo apparentemente inerme è senza limiti. C’è chi arriva al punto di accendere fiamme libere sotto il mento del malcapitato… (Continua a leggere)

Tratto da F. Berti,
Gli artisti di strada
non sono mendicanti

Newsletter

Add a Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Condividi