Ivan Graziani “Agnese”, beguine. Canta F. Berti. Uomo orchestra.

La mia interpretazione di un classico della canzone d’autore italiana, una beguine di Ivan Graziani. In questo registrazione suono tutti gli strumenti in studio: chitarre, basso, voce, tamburo a spalla. Ascolta musica in streaming

Agnese

Canzone Beguine
Spartito, Audio stream

Testo e Musica di Ivan Graziani
Elaborazione di Federico Berti

Un classico della canzone d’autore, ‘Agnese‘ di Ivan Graziani a ritmo di beguine. Quattro semplici strofe senza ritornello, una forma  poetica tipicamente narrativa per raccontare un ricordo dell’adolescenza.

“Agnese”
Musica e Parole di Ivan Graziani

Artista dalla complessa personalità e dalle molte doti, il cantautore abruzzese nasce come suonatore di chitarra a contratto, ciò fa di lui in primo luogo un professionista navigato fin da giovane; coltiva nello stesso tempo le arti visive, in particolar modo il fumetto, la poesia e la letteratura, non sdegna l’impegno politico e ha un pubblico affezionato in Unione Sovietica, in Canada e in Cina, dove più volte va a suonare per molti anni.

In età matura sceglie di allestire un home studio per la registrazione della sua musica; muore di cancro a 51 anni, viene seppellito con una delle sue chitarre. Nell’arrangiamento originario di questa canzone, che risale al  1979, l’artista sperimenta un uso ‘orchestrale’ della sua particolare voce, dal timbro più femminile che maschile. In questa rielaborazione, le parti del coro vengono assolte dalla chitarra elettrica. “Agnese” è stata soggetto di rivendicazione del copyright da parte dello stesso Graziani nei confronti di Phill Collins, il cui plagio è stato riconosciuto in ‘Fame’.

Se la mia chitarra
piange dolcemente
stasera non è sera
di vedere gente
e i giochi nella strada
che ho chiusi dentro al petto,
mi voglio ricordare.
Io penso ad un barcone
rovesciato al sole
in un giorno in pieno agosto
le biciclette in riva al mare.
Agnese mi parlava
nella sabbia infuocata
ed io non so perché
non l’ho dimenticata.
Lei mi raccontava
di quello che la gente
diceva del suo corpo
con malizia ed allegria
ed io che sto provando
le cose che provavo ieri
non ho capito ancora
se è gelosia
o se sono prigioniero
di questo cielo nero
e di un ricordo che fa male
e se continuo a bere
i miei liquori inquinati
è vero che quei giorni
È uscito un po’ di sole
da questo cielo nero
l’inverno cittadino
sembra quasi uno straniero
Agnese, dolce Agnese
color di cioccolata
adesso che ci penso
non ti ho mai baciata.
Agnese, dolce Agnese
color di cioccolata
adesso che ci penso
io vado in bicicletta
per sentirmi vivo
alle cinque di mattina
con la nebbia nei polmoni
però non c’è più Agnese
a cantar canzoni
a cantar canzoni.

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